I mudra sono i nostri sigilli energetici: quante volte guardando le immagini che riproducono soggetti intenti a praticare meditazione ci siamo imbattuti in stilizzazioni di persone a gambe incrociate che recitano l’Om con indice e pollice giunti?
E, siamo sinceri, anche tu per mimare la meditazione scherzando, quante volte avrai riprodotto questo gesto?

Ebbene cerchiamo di capire meglio: cosa sono i mudra ? E perché sono così iconici quando si parla di meditazione?

 

Le origini

 

Mudra significa “sigillo”, per essere più precisi “mud” sta per “gioia” , “ra” per “suscitare”. Si tratta di gesti delle mani e delle dita utilizzati per trattenere l’energia.

Non si tratta solo di azioni riconducibili allo yoga, i mudra sono conosciuti  e praticati in tutto il mondo, nelle più complesse tradizioni culturali.

Storicamente ne abbiamo traccia in India più di 5000 anni fa, riconducibili all’antico sciamanesimo della tradizione vedica. Questi gesti venivano impiegati nelle cerimonie sacre accompagnati dai mantra, i bramini li usavano per invocare l’energia del cielo e della terra e per ottenere benefici materiali e spirituali.

Oltre che un impiego religioso i mudra hanno anche un ruolo nell’espressione artistica come ad esempio nella danza, in questo caso ogni gesto ha un significato preciso ed è determinante nell’esplicarsi del dramma.

 

I Mudra sono i nostri sigilli energetici nella meditazione

 

Ma perché usiamo i mudra quando pratichiamo meditazione?
Come dicevo mudra significa sigillo e assume nei fatti i valore di una chiusura energetica. Sulla punta delle dita infatti per la cultura yogica passano alcuni canali energetici, le nadi, che secondo i testi antichi travalicano il corpo fisico per collegarsi al corpo sottile appena esterno ad esso.
I mudra servono dunque a convogliare l’energia, a trattenerla e a indirizzarla nelle aree in cui è più necessaria.
Naturalmente nella concezione yogica questa energia non va solo a migliorare il corpo fisico ma anche quello sottile, migliorando la condizione pranica generale ed emotiva.

Ci sono moltissimi tipi di mudra ognuno dedicato a un ambito specifico dobbiamo semplicemente trovare quello più adatto a noi.

Nel metodo the YOGART ci si sofferma molto sui mudra in quanto strettamente collegati alla simbologia delle mani e delle dita. Fermati un momento a immaginare quanto sono importanti per noi creativi mani e dita: con esse spesso creiamo le nostre opere, suoniamo uno strumento, danziamo e performiamo  in diversi ambiti. Le mani per gli artisti sono il primo strumento espressivo.

 

La simbologia delle mani

 

Le mani sono da sempre oggetto di analisi sul piano simbolico soprattutto per tutto ciò che può rappresentare la loro postura.

Nell’antica Roma le mani erano simbolo di fedeltà; nel Medioevo il vassallo metteva le proprie mani in quelle del padrone in segno di sottomissione e rispetto. Ancora nella cultura musulmana la Mano di Fatima, una mano aperta con al centro un occhio, è un talismano che rappresenta la protezione di Dio. Non va dimenticata nella chiromanzia l’arte di leggere la mano e predire il futuro. In fine ai giorni nostri ci stringiamo la mano in segno di conoscenza, rispetto e fiducia.

Attraverso le mani facciamo esperienza del mondo, conosciamo costruiamo e creiamo.

Le mani sono il nostro strumento di creazione soprattutto in ambito artistico con e attraverso esse plasmiamo la materia, governiamo gli strumenti e comunichiamo concetti.

 

 

L’ energia nelle mani

 

Sono tantissime le pratiche che si focalizzano sul convogliare l’energia nelle mani, basti pensare al Reiki e alla Pranoterapia ad esempio.

In the YOGART lavoriamo molto sui mudra e su esercizi di focalizzazione che preparano le mani ad agire e creare, proprio perché queste sono una sorta di porta, un luogo di passaggio tra noi e la materia o l’azione.

Se vuoi saperne di più non dimenticare di seguire la sezione “Corsi” e “Meditazione” di questo sito.